Sarebbe stata cosa diversa – che si poteva condividere o meno, ma questo sarebbe stato assolutamente secondario – se una qualsivoglia associazione avesse chiesto il patrocinio al Comune di Siena e un luogo comunale per realizzare la medesima iniziativa culturale. Il Comune avrebbe (o meno) concesso il patrocinio e avrebbe deliberato le eventuali spese a carico dell’organizzazione (sorveglianza, ecc ecc) per il luogo richiesto.
Ma riguardo all’evento del 16 gennaio al Santa Maria della Scala, le cose non stanno proprio così.
E’ direttamente il Comune di Siena che si fa promotore di una iniziativa, finanziandola. E’ il Comune di Siena che fa la scelta “politica” di inserire, in un piano di rafforzamento di politiche strutturali a sostegno della famiglia, 2 presentazioni di libri (e non entriamo nel merito dei contenuti dei libri medesimi) e un reading teatrale “Bibbiano – il gender è con noi”. E’ il Comune di Siena che decide “politicamente” di utilizzare 3.000 euro del fondo destinato alle politiche a sostegno dei minori per realizzare lo spettacolo teatrale di letture e musiche in cui si narra di Bibbiano.
E tutto ciò è di una gravità inaudita.
Non ci pare che le politiche a sostegno della famiglia abbiano bisogno di Fusaro e della sua narrazione in merito a una vicenda delicata, ancora in divenire, in cui la magistratura sta indagando. Crediamo invece che le famiglie e i minori abbiano bisogno di incentivi, di agevolazioni all’accesso ai servizi, di opportunità educative e ludiche, di sentirsi parte di una comunità educante.
Queste, per noi, sono serie politiche a sostegno delle famiglie e di attenzione ai bambini e alle bambine,su cui una Amministrazione Comunale si deve misurare.
Non quella roba in cui si mischia Bibbiano e il gender alla lotta di classe; il populismo alla Chiesa e all’Anticristo.
Siamo di fronte ad un atto grave, inaccettabile.
Confidiamo nelle forze politiche di opposizione, con cui siamo in contatto, per mettere in campo tutte le azioni che il loro ruolo consente di fare.